Terra Di Uragani by Serge Brussolo & Brussolo

Terra Di Uragani by Serge Brussolo & Brussolo

autore:Serge Brussolo & Brussolo
La lingua: ita
Format: mobi, epub
editore: Arnoldo Mondadori Editore
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


10

Quando Saba lasciò la spiaggia, gli anemometri canticchiavano una musica un po' troppo acuta. Lungo la strada del ritorno, la ragazza incontrò solo persone spaventate, con le cinture in mano, che correvano a legarsi alle più vicine colonnine di ancoraggio. Si stringevano intorno ai paletti di cemento e si capiva subito che gli anelli troppo carichi avrebbero ceduto alla prima trazione, ma la paura del ciclone toglieva lucidità anche ai più riflessivi. Contagiata dal panico, la ragazza affrettò il passo. La pelle le faceva male, irritata com'era dai succhi gastrici della cozza. L'epidermide era già rossa, gonfia, e diventava bianca quando vi si premeva sopra il dito. Anche la carne aveva perso la sua morbidezza serica e aveva assunto una consistenza dura, dalla quale si capiva che si sarebbe presto squamata. Ciononostante Saba non rallentò. L'aria vibrava intorno a lei e la polvere della strada si sollevava in nuvole come per segnalare il passaggio di un branco dì cavalli fantasma. Di lì a poco, era una cosa certa, Santäl si sarebbe riempito i polmoni come un nuotatore che sta per tuffarsi, e quell'inspirazione non avrebbe lasciato nulla di intatto dietro di sé.

Per un attimo Saba fu tentata di tornare indietro, unirsi alla tribù dei Parassiti, ma resistette a quella tentazione come se nascondesse qualcosa di malsano.

Il cielo ribolliva, ammucchiando le nubi in una crema grigia. L'ammasso di nubi si gonfiava come una zuppa troppo densa che sta per traboccare. Saba si mise a correre sul sentiero che portava alla piana. Nella foresta i boscaioli ansavano, impegnati negli ultimi colpi di sega. Dei monaci novizi li seguivano, spennellando in fretta i tronchi pre-tagliati con una sostanza che puzzava di fosforo. Così gli alberi scalzati dalla tempesta sarebbero stati ancora più infiammabili!

Saba girò loro le spalle e avanzò barcollando verso la casa. David era fermo sulla porta e si guardava ansiosamente attorno. Quando la vide, le fece cenno di affrettarsi. La ragazza tentò di obbedire, ma le faceva sempre più male piegare le ginocchia.

— Eravamo preoccupati! — disse David, aiutandola a salire i gradini esterni. — La tempesta sta per scatenarsi.

Ansimante, Saba si lasciò cadere sul pavimento dell'atrio. Vide Jean-Pierre correre a chiudere la porta con le sbarre di sicurezza. Nathalie se ne stava seduta su uno dei verricelli. Cedric era accucciato vicino a lei. Judi si mordicchiava nervosamente l'unghia del pollice.

— Adesso ciascuno torni nella sua camera — ordinò Jean-Pierre col tono di un capitano nel momento del naufragio — saremo terribilmente sballottati. Sdraiatevi sul letto e legatevi meglio che potete. Soprattutto non restate in piedi, appena la casa sarà risucchiata ci ritroveremo come in uno shaker. Restate attaccati qualunque cosa succeda, se non volete essere scaraventati contro lo spigolo di qualche mobile o rompervi la schiena ruzzolando giù per le scale.

Tirò fuori di tasca una chiave e sbloccò la cintura di cuoio che legava Nathalie al verricello.

— Tutti di sopra! — gridò — Io devo salire nella cabina del granaio e mettermi ai comandi del paracadute.

Il gruppetto obbedì, David aiutò Saba a rialzarsi e si accorse che la pelle della giovane cythoniana scottava per la febbre.



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